Se ti piace la natura incontaminata, allora non ti rimane altro che raggiungere la cascata de Sa Giuntura al confine tra il Supramonte di Dorgali e il Supramonte di Urzulei. E’ uno dei percorsi di trekking più interessanti e difficili della Sardegna. In tanti credono che l’isola sia una destinazione turistica estiva, per il suo mare e le sue bellissime coste. Non tutti però, sanno che l’entroterra si presenta ricca di una grande varietà di percorsi mozzafiato.
Quando andare nel supramonte di Urzulei?
La stagione migliore per fare il trekking in Sardegna e raggiungere la Cascata de Sa Giuntura è la primavera. Tuttavia, pure l’estate, specialmente a settembre è di buon auspicio. In linea di massima il consiglio che ti possiamo dare è di controllare sempre le previsioni meteo.

Cosa portare in escursione?
Alla domanda cosa portare in escursione? Ecco una mini lista utilissima:
- Non dimenticarti le scarpe da trekking, utili fino allo sfinimento, la giacca a vento, una maglietta di ricambio.
- Non deve mancare una fotocamera digitale o una reflex e in mancanza di questi lo smartphone per scattare le foto. Sappi che il telefono prende raramente, quindi è un ottimo compromesso per goderti a pieno la giornata in totale libertà.
- Porta almeno 2l di acqua ciascuno, frutta secca, spuntini, pranzo al sacco, barrette di cioccolato.
- Crema solare in base alla stagione, amuchina, salviette umidificate e fazzoletti.

Come arrivare al punto d'inizio del trekking
Inizialmente, si percorre in auto la Strada Statale 125 Orientale Sarda tra Dorgali e Baunei fino al km 177+500. Successivamente, si svolta a destra al bivio Genna e Croce. Purtroppo, la strada che fiancheggia il costone è abbastanza sconnessa, per la presenza di numerose pietre lungo la carreggiata. In conclusione, si giunge su un pianoro dove si parcheggia l’auto e si segue il sentiero nr. 502, il punto in cui inizia il trekking vero e proprio. Ecco le indicazioni esatte:
L'escursione: la durata, il sentiero e la difficoltà
L’escursione per raggiungere la Cascata de Sa Giuntura richiede almeno una giornata intera e il percorso di trekking è abbastanza lungo, circa 24 km di lunghezza tra andata e ritorno. Il sentiero presenta lunghi tratti ombreggiati a ridosso di lecci e ginepri. La prima parte è abbastanza agevole, mentre la seconda, poco prima di arrivare alla cascata, presenta un tratto abbastanza impegnativo e ripido e ne sconsigliamo a chi soffre di vertigini.

Raggiungere la Cascata de Sa Giuntura
Ti sveliamo che nel bel mezzo di grandi lecci, ginepri e pietraie, abbiamo sentito il disordinato scampanellare delle vacche, mucche al pascolo e maialini. Ci siamo sentiti come “intrusi” e ci siamo spaventati. Tuttavia, abbiamo superato gli ostacoli con delicatezza per non far spaventare gli animali: è stato tutto molto bello e interessante.

A proposito, quando si giunge ad una biforcazione, si procede a sinistra lasciando da una parte il sentiero per raggiungere la Pischina Urtadalla (che purtroppo per mancanza di tempo non abbiamo potuto visitare). A questo punto, si seguono gli ometti ben in vista, su una stretta cresta rocciosa a dir poco spettacolare.

Il sentiero per raggiungere la cascata de Sa Giuntura è ricco di sorprese: alza anche tu lo sguardo, noterai diverse nicchie naturali, incastonate tra queste bellissime rocce, a strapiombo su di te. E poi ancora, ma quanto sono spettacolari i piccoli laghetti di color verde smeraldo? Lo scenario che si è prospettato davanti ai nostri occhi è stato incredibilmente bello.

La cascata di Sa Giuntura in Sardegna
Dopo circa 4h di trekking, siamo giunti a destinazione. Tuttavia, possiamo confermare con assoluta certezza che la fatica viene ricompensata ampiamente. Ecco la cascata de Sa Giuntura dove il laghetto è alimentato da una cascata. Tuttavia, proprio quel giorno lo abbiamo trovato in formato ridotto a causa delle poche piogge. Bene, non ci è rimasto altro che scattare migliaia di foto e goderci il momento. Ah giusto, non ci sono punti ristoro, ma niente paura, non c’è più bella cosa che mangiare all’aria aperta!

Le meraviglie non finiscono qui. Abbiamo ammirato con splendore le pieghe rocciose del Riu Flumineddu: delle vere e proprie onde pietrificate lavorate dall’acqua e dal tempo. Incredibile, vero?

Il tramonto nel Supramonte di Urzulei
Sapevi che il Supramonte di Urzulei offre notevoli punti panoramici per ammirare un tramonto da favola? Crediamo che il punto migliore sia proprio il pianoro dove abbiamo iniziato l’escursione. A pensare che si intravede in lontananza anche il tacco enorme del Monte Novo San Giovanni, situato a pochi Km da Orgosolo, un borgo nel cuore della Barbagia. Incredibile vero?

In conclusione, la tanta voglia di provare nuovi itinerari nel Supramonte di Urzulei, ha generato in noi una certa curiosità. Come tale, non vediamo l ‘ora di esplorare nuovi percorsi di trekking in Sardegna.
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